HISTORIA MILITARIS ROMAE    

LEGIO I (AUGUSTA) GERMANICA

Deve i suoi nomi, il primo in onore dell'imperatore Augusto e il secondo per il buon servizio prestato durante le guerre germaniche sotto Tiberio. Non si conosce il simbolo della legione, ma si presume sia il toro.
Le origini e la storia di questa legione sono tra le più controverse e nebulose della storia militare romana.
Questa legione è probabilmente fondata nel 55 a.C. dal triumviro Pompeo Magno in Gallia Cisalpina, e inviata nel 53 a.C. di rinforzo a Giulio Cesare nelle Gallie, che la utilizza forse contro gli Eburoni e Galli di Vercingetorige e nel 51-50 a.C. per le operazioni di consolidamento in Gallia (possibili basi a Durocortorum, Andematunnum, Agedincum); torna forse agli ordini di Pompeo nel 50 a.C. (base invernale a Capua, Italia), anche se non è da escludere che sia stata, nel 48 a.C. ricostituita da Giulio Cesare per combattere contro lo stesso Pompeo.
E' presente in Macedonia a Dyrrhachium (primavera del 48 a.C.) e a Pharsalus (agosto del 48 a.C.); a questo punto sorge la confusione se in questo periodo sia agli ordini di Pompeo e successivamente passi a quelli di Cesare (ipotesi più probabile); esiste una LEGIO I presente nel 46-45 a.C. in Hispania e alla battaglia di Munda nelle truppe pompeiane.
Non è chiaramente da escludere che Cesare, utilizzando il proprio mandato consolare, recluti una LEGIO I che non è la medesima unità qui citata.
Dopo la morte di Cesare nel 44 a.C. la LEGIO I è nell'esercito del triumviro Emilio Lepido, e dal 41 a.C. nell'esercito di Ottaviano; partecipa alla guerra contro Sesto Pompeo, 36 a.C. battaglia di Naulochus (Italia) e nel 31 a.C. alla battaglia di Actium (Epirus) contro Marco Antonio (titolata per un breve periodo MACEDONICA).
E' anche possibile che per un breve periodo sia stata di base in Macedonia.
Probabilmente nel periodo della riorganizzazione dell'esercito sotto Augusto, riceve l'appellativo di AUGUSTA.
Tra il 26 e il 19 a.C. la troviamo in Hispania Tarraconensis (base nei dintorni di Segisama) dove partecipa alle campagne di Augusto contro i Cantabri e a lavori di vigilanza e gestione mineraria; nel 20 o 19 a.C. è sconfitta dai Cantabri e forse perde la propria aquila, e per questo forse privata dell'appellativo AUGUSTA (se effettivamente lo portava).
A questo punto non è chiaro se la LEGIO I AUGUSTA è sciolta o piuttosto spostata sul Reno, dove dal 17 a.C. troviamo la LEGIO I GERMANICA, che riceve le insegne legionarie dal futuro imperatore Tiberio, e nel cui accampamento iniziale (Oberaden) sono state ritrovate monete riferite ad una LEGIO I coniate in Hispania, a presupporre dunque una continuità storica di reparto, e una possibile riabilitazione della vecchia LEGIO I AUGUSTA.
Nel 15 a.C. partecipa probabilmente all'occupazione di Raetia e Noricum, e nel 12-9 a.C. alla campagna in Germania di Druso, con base probabilmente nell'attuale località di Oberaden (il nome antico è sconosciuto).
E' presente alle campagne sull'Elba nel 8-7 a.C. e 4-5 forse con base a Noviomagus Batavorum o Mogontiacum (Germania).
Dopo la disastrosa sconfitta della Selva di Teutoburgo (settembre del 9) in cui sono annientate 3 legioni romane, la LEGIO I GERMANICA è trasferita a Colonia Agrippinensis-Ara Abiorum (Germania Inf.), da dove nel 11 e 12 partecipa alle operazioni in Germania.
Alla morte di Augusto nel 14, condivide il proprio campo con la LEGIO XX VALERIA, che insieme alla LEGIO V ALAUDE e alla LEGIO XXI RAPAX, compongono l'esercito che dovrebbe partecipare ad una grande campagna contro i Germani.
Dopo i moti seguiti alla morte dell'imperatore, che coinvolgono tutte le legioni della Germania (sedati dal generale Germanico con punizioni ed esecuzioni), partecipa con una vexillatio alla campagna contro i Germani, e al completo in quelle successive del 15-16 con Germanico (battaglia di Idistavisio nel 16).
Nel 21 partecipa alla repressione contro Treviri e Edui nelle Gallie, e nel 28 contro i Frisi sul Reno; dal 16 o 28 è spostata a Bonna (Germania Inf.), in un grande accampamento dove trovavano posto anche le unità ausiliarie che accompagnano la legione, che in questo periodo sono individuate nell' ala Frontoniana (o Pomponiana), ala Longiniana e cohors I Thracum.
Nel 48 la LEGIO I GERMANICA è impegnata nelle spedizioni contro le rivolte di Cauci e Frisi, agli ordini del governatore Domizio Corbulone, che utilizza poi i legionari per la costruzione della fossa Corbulonis, un canale tra Mosa e Reno; nel 58 partecipa all'espulsione dei Frisi dai territori romani.
Nel 61 è molto probabile che parte dei legionari della LEGIO I GERMANICA, oltre ad altri delle legioni germaniche, siano trasferiti urgentemente in Britannia, presso la LEGIO IX HISPANIA, a causa delle forti perdite subite da questa unità durante la rivolta degli Iceni.
Nel 68 al tentativo del governatore dell'Hispania Terraconensis, Servius Sulpicius Galba di detronizzare Nerone, quattro legioni della Germania, tra cui la LEGIO I GERMANICA, marciano verso sud e sconfiggono il governatore della Gallia Lugdunensis, Caio Giulio Vindice che appoggia Galba, ma la situazione è oramai fuori controllo: suicidatosi Nerone (giugno 68), eliminato Galba dopo pochi mesi di regno dalle guardie pretoriane (gennaio 69), alla successiva nomina di Otone quale imperatore (riconosciuto da 8 legioni), l'esercito della Germania Inferiore acclama il suo comandante, Aulo Vitellio, nuovo imperatore (acclamato tale dalla LEGIO I GERMANICA e riconosciuto da altre 10 legioni e da alcuni ufficiali di un'altra legione); la LEGIO I GERMANICA scende in Italia con Vitellio e partecipa alla prima battaglia di Bedriacum (14 aprile 69) che segna la sconfitta di Otone e la conquista del soglio imperiale da parte di Vitellio. Parte della LEGIO I GERMANICA partecipa alla seconda battaglia di Bedriacum (ottobre 69) che vede opposte le legioni fedeli a Vitellio contro quelle dichiaratesi per il nuovo imperatore Vespasiano, dove è sconfitta.
Nel frattempo, nella Germania Inferior, scoppia la rivolta dei Batavi comandati da G. Civile; la parte della LEGIO I GERMANICA rimasta in Germania insieme con altre due legioni corre in soccorso della LEGIO V ALAUDE e della LEGIO XV PRIMIGENIA ma senza successo. Bonna cade in mano ai ribelli. La LEGIO I GERMANICA, si arrende ai Batavi di Civile e aderisce all'impero Gallico proclamato dai rivoltosi Batavi, per poi rifugiarsi presso i Mediomatrici, e riunirsi quindi all'esercito regolare comandato da Petillio Ceriale; sono perdonati e contribuiscono alle ultime fasi della repressione contro i ribelli.
In seguito, per ordine di Vespasiano, la legione è sciolta; i legionari restanti sono aggregati successivamente alla LEGIO VII GALBIANA che prende il nome di LEGIO VII GEMINA (nome derivante dall'unione di due legioni), e alcuni altri alla LEGIO III AUGUSTA, mentre i reparti rimasti in Italia vengono forse assorbiti da legioni danubiane.

TITOLI

(Macedonica)*
*AE 1994, 1563, durante la guerra civile di Ottaviano Augusto.

COMANDANTI (LEGATI)

M. Silanus (nel 53 a.C.)
C. Trebonius (nel 52-51 a.C.)
P. Vatinius (nel 51-50 a.C.)
C. Caetronius (nel 14)
L. Stertinius (legato? nel 15)
L. Seius Tubero (legato nel 16?)
C. Vivius Viscus Macrinus (sotto Claudio)
Ignoto (circa 52-54)
Fabius Valens (nel 68-69)
Herennius Gallus (nel 69-70)

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