HISTORIA MILITARIS ROMAE    

SCUTA IMP. (III) (III-V sec. d.C.)

Mutate esigenze belliche, minore occasione di scontri campali, maggiore maneggevolezza, forse anche le note problematiche di natura economica, portarono, attraverso un processo che dura certamente svariati decenni, i mai scomparsi scudi piatti ovali a soppiantare gradatamente gli scudi a tegola, che sembrano scomparire anche dall’iconografia (in ogni caso piuttosto rara). Agli scudi ovali si affiancano nei primi decenni del III secolo d.C. anche la forma dei grandi scudi tondi.
Queste due tipologie, entrambe piatte o con solo una leggera curvatura, erano dotati di umboni tondi a flange piatte, impossibili da distinguere da quelli dei secoli precedenti se non contestualizzati o caratterizzati da figure e simboli.
La tipologia costruttiva, almeno per i reperti piatti e ovali di Dura Europos, é formata da un solo strato di listelli di legno posizionati verticalmente, tenuti insieme da una struttura anteriore orizzontale, e sempre ricoperti da stoffa o pelle.
La misura pare variare tra i 100 e i 120 cm di altezza.
Esternamente gli scudi erano sempre decorati come in passato per individuare i soldati di ogni singolo reparto (legione, coorte, centuria), disposizione che si perpetuava da secoli (Vegezio, Epitoma Rei Militaris, II, XVIII).

Particolare dal sarcofago denominato Grande Ludovisi, databile alla metà del III secolo d.C.,
dov'é raffigurato un soldato di cavalleria con scudo ovale.
scvta imp III01s
(Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps - Roma-IT)

Soldato di cavalleria con scudo tondo; dal sarcofago di Flavia Giulia Elena; IV secolo d.C.
scvta imp III02s
(Foto©Governatorato SCV – Direzione dei Musei. Tutti i diritti riservati)

Stele funebre di Aurelio Sudecenzio, milite della
Legio XI Claudia, databile al III-IV secolo d.C.
scvta imp III03s
(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)

Particolare di un affresco conservato nelle catacombe di San Giovanni a Siracusa, raffigurante un soldato con scudo bianco bordato (di cuoio?) e decorato; databile al 315-360 d.C.
scvta imp III19s
(Cortesia Pontificia Commissione di Archeologia Sacra-
Ispettorato per le Catacombe Della Sicilia Orientale - Siracusa-IT)

Particolari degli scudi raffigurati sui mosaici databili al IV secolo d.C. dalla Villa del
Casale a Piazza Armerina (EN).

Le raffigurazioni di scene di caccia e di cattura degli animali, coinvolgono numerosi personaggi, quasi sicuramente sodati; alcuni di questi sono dotati di grandi scudi ovali piatti.
Databili alla fine del III - inizio IV secolo d.C.
scvta imp III20s
scvta imp III21s
scvta imp III22sscvta imp III23s
(Cortesia Parco archeologico della Villa romana del Casale-Piazza Armerina-IT)

Scudo a tegola, ritrovato appiattito e distrutto, negli scavi di Dura Europos (Tal al Hariri-Siria)
e ricostruito dagli archeologi.

L’eccezionale pittura, raffigura un’aquila con corona di alloro, vittorie alate, svastiche, motivi floreali, un leone in basso. L’umbone era mancante e forse lo scudo era in attesa di essere riparato o completato. Fabbricato con la consueta tecnica dei tre strati di legno (di platano) incollati, è ricoperto di cuoio sia nella parte posteriore che anteriore (dove si trovano i dipinti); altro cuoio è posizionato
nei bordi, come rinforzo dai colpi e dall’appoggio sul terreno.
Altezza cm 105, larghezza cm 86 (superficie), spessore da 5 a 6 millimetri).
La fortezza di Dura Europos venne distrutta nel 256 d.C.
scvta imp III04s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Scudo ovale con pittura di un dio della guerra e sua restituzione pittorica;
misura cm 118 x 94. Da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III05sscvta imp III06s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Scudo ovale; altezza cm 117, spessore mm 5; da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III07s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Scudo ovale con pittura di scene dell’Iliade e sua restituzione pittorica;
Da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III08sscvta imp III09s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Scudo ovale con pittura di scene di amazonomachia e sua restituzione pittorica;
Da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III10sscvta imp III11s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Scudo rettangolare formato da bastoncini di vimini inseriti in strutture portanti composte da rettangoli di cuoio non conciato; vimini e cuoio venivano tinti in colori diversi.
M
isura del reperto cm 155x78.
Da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III12s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Umbone di bronzo, misura cm 19,6, altezza cm 5,4.
Da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III13s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Umbone di bronzo, misura cm 20,8, altezza cm 6,4.
Da Dura Europos (Tal al Hariri-Siria), III secolo d.C.
scvta imp III14s
(Cortesia e Copyright © - The Yale University Art Gallery-U.S.A.)

Umbone di bronzo, ornamentale o da parata, databile al II-III secolo d.C.; diametro cm 21.
Sul bordo esterno si trova una corona d’alloro, ed elementi floreali e decorazioni a torciglione nella parte centrale. Quattro rosette applicate sul perimetro sono probabilmente di epoca posteriore.
scvta imp III15s
(Cortesia www.cngcoins.com)

Umbone in ottone e stagno (ora annerito), riccamente decorato, con al centro la dea Minerva,
e sopra di essa un’aquila.

Al retro ancora visibile traccia della maniglia di sostegno, in ferro.
Diametro cm 21,6; databile al III secolo d.C.
scvta imp III16s
scvta imp III17s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)

Umbone romano-germanico (?) databile al II-III secolo d.C.;
bronzo, diametro cm 18.
scvta imp III18s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)


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