HISTORIA MILITARIS ROMAE    

SPATHAE (I-V sec. d.C.)

Inizialmente usata come arma in uso alla cavalleria fin dai tempi del Principato (e forse senza interruzioni fin dai periodi precedenti), la spada, grazie ad una lama più lunga rispetto al classico gladio in uso alle fanterie, consentiva ai combattenti a cavallo di colpire il nemico con maggior facilità dalla posizione elevata.
La maggior parte delle spade lunghe ritrovate appartengono ad un periodo tra la fine del II secolo d.C., al V secolo d.C. Solo pochi reperti risalgono al I secolo, ma il loro numero esiguo e le differenze tra loro non danno l'opportunità di definire gli elementi caratteristici della prime spathae romane.
Un elevato numero di ritrovamenti di spathae databili dalla fine del II secolo d.C. in poi, coincide con il momento in cui la spatha divenne un'arma utilizzata dalla fanteria e in cui la sua distribuzione divenne più capillare. L'adozione della spada da parte delle truppe appiedate portò anche un cambiamento rispetto al modo in cui veniva solitamente portato il gladio dalla fanteria: la spada venne portata sempre appesa ad una larga bandoliera (balteus), indossata sulla spalla destra così che l'arma rimaneva appesa sull'anca sinistra, a differenza del gladio che rimaneva solitamente sul fianco destro, sistemazione che invece continuò per i soldati di cavalleria. Gli stessi baltei risultano arricchiti, rispetto al passato con borchie e phalerae (vedi apposita sezione Cinguli et BalteiOrnamenta Baltei); cambiano anche il sistema di sospensione del fodero (non più le graffe con gli anelli, ma supporti applicati direttamente sul fodero), le tipologie di impugnature, le decorazioni, i puntali.
L'uso della spada da parte della fanteria suggerisce importanti cambiamenti nell'approccio al combattimento, sia per l'aumento degli scontri tra fanteria romana e cavallerie nemiche, sia per un ritorno a schieramenti di tipo falangitico, dove un'arma più lunga favoriva i colpi portati di taglio.
L'autore tedesco G. Ulbert divise le spathae romane in due tipi, Straubing-Nydam e Lauriacum-Hromowka, prendendo come differenza principale il rapporto tra la lunghezza e la larghezza della lama: lama lunga e stretta (a volte a tagli convergenti) per la cosiddetta tipologia Straubing-Nydam (lunghezza cm 65-80, larghezza fino a cm 4,4), e lama più corta e larga per la tipologia Lauriacum-Hromowka (lunghezza cm 56-65, larghezza cm 6-7,5) a tagli paralleli. In particolare le spade di quest'ultima tipologia, presentano delle scanalature nella lama aggiunte (tramite saldatura) allo scopo di aumentare la forza della lama senza appesantirla.
Dai numerosi reperti ritrovati è ovvio desumere che entrambi i tipi vennero utilizzati simultaneamente nell'esercito romano, e che la differenziazione tra queste due tipologie di spada ad altro non sia dovuto che alla diversa tradizione dei vari centri di produzione e del lento evolversi dell'arma, ma è indubbio che esse venivano utilizzate indistintamente dai soldati all'interno della stessa unità.
Inoltre, le non rilevanti differenze tra i reperti rinvenuti, portano a pensare che la produzione fosse centralizzata in alcune botteghe che rifornivano tutto l'esercito. I frequenti spostamenti di truppe da un capo all'altro dell'Impero durante il III secolo d.C. spiegherebbero la comparsa di modelli di spathae simili in diverse parti dell'Impero molto distanti tra loro.
Alcuni esemplari di spathae riportano il marchio della bottega e motivi decorativi sulla lama sotto l'impugnatura, con raffigurazioni tipicamente romane (rappresentazioni di Marte, Vittoria, Minerva, aquila, corone di alloro e altri motivi vegetali).

Stele funebre di Aurelio Sudecenzio, soldato della Legio XI Claudia.
Notare la spatha portata sul fianco sinistro dal soldato.
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(Cortesia Museo Archeologico Nazionale di Aquileia-IT.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)

Particolare della stele funebre dell'eques Ulpio Victorinus,
databile alla fine del III-inizi del IV secolo d.C. Il soldato è armato di spatha.
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(Musei Vaticani-Roma-SCV)

Ricostruzione grafica del sistema di sospensione e aggancio di una spatha.pvgiones spathae02s

Particolare della stele funebre di Leubius, cavaliere dell'Ala Sebosiana
sul fianco destro del soldato la spada.
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(Museum der Stadt - Worms-D. - Cortesia www.romanarmy.com)

Particolare della stele funebre di un ignoto cavaliere; 
sul fianco destro la spatha.
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(Römisch Germanisches Museum Köln - Köln-D. - Cortesia www.romanarmy.com)

Due spade da cavalleria databili all'80-100 d.C.; dal forte romano di Trimontium (Newstead-Scozia).
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(Cortesia National Museum of Scotland - Edinburgh-GB)

Spatha databile al II-III secolo d.C. Lunghezza totale cm 88, lunghezza lama cm 70,3, larghezza massima della lama cm 4,7. Conserva pomolo e guardia in osso.pvgiones spathae05spvgiones spathae06s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spada della tipologia Lauriacum-Hromowka databile al II-III secolo d.C.
Lunghezza cm 88; la lama presenta tracce di lavorazioni a "Damasco" e le scanalature centrali.
pvgiones spathae07s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spada della tipologia Lauriacum-Hromowka databile al II-III secolo d.C.
Lunghezza cm 85,7, larghezza cm 6,5.pvgiones spathae08s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Tre esemplari databili al II-III secolo d.C. lunghi rispettivamente 
cm 78, 85, 92 e con larghezze cm 5,3, 4,7 e 3,7.pvgiones spathae09s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Lama di una spada proveniente dai pressi di Sisak (Croazia) ascrivibile alla tipologia Lauriacum-Hromowka; lunghezza totale del reperto cm 80,5 (lama cm 68, innesto del manico 12,5). Sulla lama si nota la rappresentazione schematica di un guerriero (Marte?) e un nemico a terra; al centro della lama quattro scanalature. Databile alla metà del III secolo d.C.pvgiones spathae10s
(Arheološki muzej u Zagrebu - Zagrebu-HR -
Dal volume "Militaria Sisciensia"-Musei Archaeologici Zagrabiensis)

Spatha databile al III secolo d.C. della tipologia denominata Lauriacum-Hromówka, con costolature centrali. Lunghezza totale cm 89, lunghezza della lama cm 68,3, larghezza da cm 3,2 a 5.
pvgiones spathae47s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spada databile al II-III secolo d.C. della rara tipologia Straubing-Nydam, che si contraddistingue per la lama eccezionalmente lunga (cm 80; lunghezza totale del reperto cm 95,5).
pvgiones spathae48s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)

Spada databile al III-IV secolo d.C. Lunghezza della lama cm 61,8, 
codolo cm 7,8, larghezza massima della lama cm 5,6.pvgiones spathae11s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spatha databile al III-IV secolo d.C. Lunghezza totale cm 88.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spatha databile al III-IV secolo d.C. di una tipologia denominata "Straubing Nydam variante Eisbol"; presenta un costante restringimento della lama verso la punta. 
Lunghezza totale cm 87,5, lunghezza della lama cm 76,3.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers - Munich-D)

Reperto lungo cm 68,5 databile al III-IV secolo d.C. Notale la lama rastremata.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spada databile al IV-V secolo d.C.; lunghezza cm 65,7.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Spada che riporta inciso sul manico le lettere LV (forse Legio V);
Misure cm 77,7 x 4,7 x 0,3.
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(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)

Spada databile al IV-V secolo d.C. Lunghezza della lama cm 68,5, codolo cm 13, lunghezza totale 82,2; presenta la guardia di ferro. Associato al reperto il puntale di bronzo del fodero alto cm 5,3.pvgiones spathae14s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Due esemplari di impugnature di spada, in osso e avorio.
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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

Possibile parte del pomello dell'impugnatura di una spada.pvgiones spathae17s
(Cortesia Museum der Pfalz - Speyer-D)

Pomello e impugnatura in osso.
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(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)

Parte in osso di un fodero per spada, databile al III secolo d.C. Reperto decisamente raro in quanto la maggior parte dei foderi erano in legno, ricoperti di pelle o cuoio.
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(Arheološki muzej u Zagrebu - Zagrebu-HR - Dal volume "Militaria Sisciensia"-Musei Archaeologici Zagrabiensis)

Sostegni in osso, ferro e bronzo da applicare sul fodero della spada per il sostegno 
del fodero stesso al balteus.
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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

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(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)

I foderi delle spathae, presentavano degli elementi terminali di svariate forme e materiali (bronzo, ferro, osso); questi puntali terminali sono generalmente ben individuabili da quelli dei gladii dei periodi precedenti.
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(Cortesia Römerkastell Saalburg-D)

Splendido terminale del fodero di una spada, in argento e lavorazione a niello (riempimento delle zone scavate a bulino, tramite mastice di piombo e zolfo). 
Databile al 230-270 d.C. Larghezza cm 8,5.
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(Cortesia Römerstadt Augusta Raurica - Augst-CH)

Altro terminale di fodero, in ferro, decorato con linee e curve.
Larghezza cm 6,8, databile al III secolo d.C.
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(Cortesia Römerstadt Augusta Raurica - Augst-CH)

Terminale di ferro e decorazioni di ottone (?).
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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

Terminale di legno e bronzo.
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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

Puntale di fodero di spada traforato databile al IV secolo d.C.; 
dimensioni cm 7,2 x 8,6. Notare la croce centrale.
pvgiones spathae27s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Puntali del fodero a mezzaluna. Il primo misura cm 5,6 di altezza e cm 4 di larghezza.
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(Cortesia www.roman-artifacts.com)

Reperto alto cm 4,8.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Reperto (frammentato) alto cm 4.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Altri puntali di fodero dal forte militare di Aalen.
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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

Elementi terminali del fodero, a forma di "scatola", in osso.
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(Cortesia Magyar Nemzeti Múzeum – Budapest-H)

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(Cortesia Dominikanermuseum - Rottweil-D)

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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

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(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

Elemento terminale del fodero, a forma di "scatola", in bronzo. Altezza cm 4,5.
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(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

Puntali del fodero, a "pelta", in bronzo.
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(Cortesia Magyar Nemzeti Múzeum – Budapest-H)

Puntale a "pelta", misura cm 5,3 x 4,3 x 1,7. Da Praetorium Agrippinae (Valkenburg - Olanda).
pvgiones spathae49s
(Cortesia Rijksmuseum van Oudheden - Leiden-NL)


pvgiones spathae39s
(Cortesia Aquincum Museum - Budapest-H)

Reperto alto cm 4,5.
pvgiones spathae40s
(Cortesia Hermann Historica, International Auctioneers – Munich-D)

pvgiones spathae41s
(Cortesia Limesmuseum Aalen - Aalen-D)

Reperto frammentato decorato con linee poste a raggiera; larghezza cm 6,2, altezza cm 4,3.pvgiones spathae42s
(Collezione privata)

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